1 anno ago · Davide Livio · 0 comments
Ipnosi regressiva
Spesso mi sento chiedere se pratico “ipnosi regressiva”… si, ma non è affatto quello che si è portati a credere. L’ipnosi regressiva esiste, è uno strumento terapeutico specifico ma no, non si tratta di scoprire qualcosa a proposito delle vite precedenti.
Regredire, significa “muoversi all’indietro, retrocedere”. Tornare a momenti del passato. Rivivere momenti passati, traumatici o non, può essere sperimentato in psicoterapia ipnotica. E’ uno strumento per modificare emozioni e comportamenti appresi in un dato momento. Cambiare il finale di una storia, in particolare dal punto di vista emotivo, può essere risolutivo per modificare un comportamento indesiderato o che genera comunque genera sofferenza.
Poi, tutto si può fare, nulla vieta di utilizzare uno stato di coscienza modificato per “accedere” a vite precedenti o a presunti ricordi ma questo non ha nulla a che vedere con aspetti scientifici o medici di utilità per un percorso psicoterapeutico.
L’ipnosi consente di accedere a stati emotivi molto particolari e di sicuro interesse per cambiare il proprio modo di pensare, reagire e percepire il mondo. In generale i problemi che abbiamo qui e ora, spesso dipendono dalla nostra storia passata, ma si possono molto probabilmente risolvere rimanendo all’interno dei confini temporali della nostra esistenza.
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