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Cinema e psiche: “Se mi lasci ti cancello”. Un pessimo titolo per un film meraviglioso.

Dopo “L’arte del sogno” l’onirico regista Michel Gondry ha realizzato questo capolavoro vibrante di emozioni e assolutamente slegato della logica razionale, un film che parla il linguaggio dell’inconscio. Il titolo italiano demolisce la raffinatezza dell’originale “L’eterno splendore di una mente immacolata”protagonisti a letto in spiaggio.

Nonostante la capacità che abbiamo di imparare a difenderci dalla sofferenza emotiva, alle volte dimentichiamo ciò che ci ha fatto soffrire e  ci manca. Desideriamo riavere chi apparentemente ci ha causato tutta quella sofferenza. Gondry, porta oltre i limiti questo desiderio e lo rende realtà.

E’ un film intriso di amore, di sofferenza, di nostalgia e della paura di perdere ciò che ormai non c’è più. Un naufragio nell’amore totalizzante che nega ogni evidenza razionale. Nei panni di Joel, interpretato da un bravissimo Jim Carrey, vivremo un’avventura che porterà alla distruzione dei ricordi legati alla storia con Clementine. Distruggere i ricordi che avevano portato alla fine di un amore per poterlo rivivere da capo, come se niente fosse successo. La realizzazione di un processo due protagonisti si guardanocontro natura che soddisfa il lato più nostalgico e incapace di lasciare andare il passato di ognuno di noi. Incontrare un ex come se non lo si conoscesse e innamorarsi di nuovo. Un paradosso che diventa storia vissuta e poi di nuovo ancora in una ripetizione infinita della stessa esperienza. Dimenticare il passato per poterlo rivivere, immacolato come fosse la prima volta ogni volta. Rifare la stessa meravigliosa, distruttiva, epica esperienza di un amore che sboccia, risplende e dopo un po’ volge al termine. Un altro giro sulle montagne russe dell’amore con la A maiuscola.

Questo film è un’elegante spinta verso il futuro per chi non riesce a fare i conti con la fine di una storia. Un modo per accettare il fatto che se è andata così, probabilmente, andrebbe nuovamente nello stesso modo.

Indicazioni terapeutiche:

  • Non lasciatevi ingannare dal quel che poteva essere, altrimenti lo sarebbe stato.tutte le occasioni in cui è difficile lasciare andare chi non c’è più
  • dopo la fine di una storia, quando non si riesce ancora a guardare avanti
  • dopo la fine di una storia, quando ci si chiede se valga la pena di tornare indietro

Posologia e modalità di assunzione

Preferibilmente in compagnia di un buon amico e qualche pacchetto di fazzoletti…

 

Qui sotto potete vedere alcuni spezzoni del film con una colonna sonora eccezionale.