Un non psicologo, o forse anche un anti-psicologo, ha scritto un libro densissimo di psicologia. Svela i meccanismi che portano ognuno di noi ad essere influenzato dalla propria trama familiare. La relazione fra nostri genitori, il loro lavoro, il loro modo di pensare al sesso o al denaro o alla carriera ci influenzano più di quanto siamo portati a credere. Come si sono conosciuti i nostri nonni e la loro storia, il loro percorso relazionale e lavorativo. Nell’approccio della psicoterapia sistemico-relazionale viene data grande importanza alla trama familiare. In questo testo, Jodorowsky, con un linguaggio semplice e scorrevole ne svela alcuni meccanismi. Ognuno di noi è portatore del proprio albero, che ci influenza, nel bene e nela male. Citando il sottotitolo “La famiglia, un tesoro e un tranello.”.
L’autore guida con strumenti pratici, spiegazioni ed esempi la ricostruzione del proprio albero genealogico. Un lavoro denso di significati, di scoperte e di concetti psicologici.
“Metagenealogia, la famiglia, un tesoro e un tranello”. Un libro che guida verso la scoperta del proprio sè autentico.
Alla base questo lavoro c’è l’assunzione che ognuno di noi tende a soddisfare le aspettative del clan famigliare. Un pò come succede nei branchi di lupi. Ognuno ha il suo posto e il suo ruolo. Il problema nasce quando, nella crescita, quel ruolo si scontra con le aspirazioni di ogni singolo individuo. Nasce il conflitto fra il desiderio di soddisfare gli altri e la necessità di realizzare sè stessi. Pena il conflitto con sè stessi da cui origina il sintomo.
«Guarire è diventare quello che si è e non quello che gli altri hanno voluto farci essere» Jodorowsky ci aiuta in questo percorso. Il confine con un percorso di psicoterapia o un lavoro psicologico su sè stessi è molto sfumato.
